Le migliori interpretazioni femminili “snobbate” dagli Oscar

Ormai si sa, vincere un Oscar non è semplicemente una questione di talento (magari lo fosse), ma è il frutto di una serie di dinamiche molto spesso estranee al valore di una data interpretazione, dunque un mix tra un marketing aggressivo, critiche entusiaste, premi e nomination raccolti tra i vari festival internazionali, oltre alle famose pressioni delle case di produzioni che inseguono i giurati con le cosiddette “for you consideration”. Dunque , è chiaro che molto spesso gli Academy Awards hanno perso “grandi” occasioni di premiare delle memorabili interpretazioni che hanno messo a dura prova la credibilità del premio Oscar. Ecco una classifica delle migliori interpretazioni che sono state “a sopresa” snobbate dalla vittoria finale.

I0° Posto: SISSY SPACEK (Missing-Scomparso di Costa-Gravas) che interpreta la moglie di un giornalista americano ucciso brutalmente in Cile per aver scoperto il coinvolgimento della CIA nel golpe di Augusto Pinochet.

9°Posto: JOAN FONTAINE (Rebecca-La prima moglie di A.Hitchcock)che intepreta la giovane sposa del  ricco e aristocratico Massimo de Winter (Laurence Olivier) vedovo della prima moglie, Rebecca, con cui ha vissuto nel castello di Manderley, protetto con morbosa gelosia dalla signora Danvers.

8°Posto: BARBARA STANWYCK (La fiamma del peccato di Billy Wilder) che interpreta uno dei più affascinanti ruoli di dark lady, nei panni di una moglie insoddisfatta, che convince il protagonista ad eliminare il marito, parecchio più anziano di lei, dopo averle fatto stipulare a suo beneficio una cospicua polizza d’assicurazione sugli infortuni.

7° Posto: AUDREY HEPBURN (Sabrina di Billy Wilder) nei panni di una timida e graziosa ragazza, figlia dell’autista di una famiglia miliardaria di Long Island, da sempre innamorata del secondogenito David, il classico dongiovanni perdigiorno, il quale però non ha molta considerazione di lei, finchè non ritorna da Parigi completamente cambiata, ma questa volta c’è qualcun altro che si accorge di lei.

6°Posto: ELLEN BURSTYN (L’esorcista di William Friedkin)nei panni di una madre che non riesce a spiegarsi e ad accettare lo stato di salute di sua figlia che alla fine scoprirà essere posseduta dal diavolo.

5°Posto: CATE BLANCHETT (Elizabeth di Shekhar Kapur )nel ruolo della regina Elizabeth che avrà anche un seguito nel 2007 in Elizabeth: The Golden Age, ottenendo ancora una nomination ma senza riuscire a vincerlo.

4°Posto: EMILY WATSON (Le onde del destino di Lars Von Trier) nei panni di una ragazza credente, la cui semplicità, l’apparente ingenuità, il suo rapporto diretto con Dio, le hanno procurato fama di squilibrio nel suo ambiente chiuso,ma riuscirà attraverso una serie di sacrifici e umiliazioni a dimostrare che la sua presunta follia è in realtà paradigma di infinita fede e assoluta bontà.

3°Posto: BRENDA BLETHYN (Segreti e Bugie di Mike Leigh) una sfiorita operaia bianca che scopre suo malgrado di essere la madre di una giovane donna di colore, tra isterismi e pianti compulsivi offre un’interpretazione straordinaria

2°Posto: KATHARINE HEPBURN (Improvvisamente l’estate scorsa di Joseph L. Mankiewicz) che interpreta la ricca ed eccentrica Mrs. Violet Venable che si rivolge alla clinica psichiatrica del dottor Hockstader promettendo un milione di dollari perché venga attuato un trattamento di lobotomia su sua nipote Catherine Holly per nascondere l’omosessualità di suo figlio, in una grande prova d’attrice

I°Posto: GLENN CLOSE (Le relazioni pericolose di Stephen Frears) che interpreta la Marchesa de Merteuil, ricca vedova e cinica conoscitrice dell’animo umano e delle debolezze insite nei sentimenti, nonché abile manovratrice dei suoi amanti in una delle più memorabili interpretazioni cinematografiche.

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